Rss Feed
  1. Fuori Carrara

    lunedì 31 ottobre 2011

    Stamattina mi sono svegliata contenta. Adesso non è che sono diventata triste, sono ancora contenta ma ho scoperto che non è vero. Non è vera quella cosa che dico sempre: che ci si abitua a tutto. Oggi, passando per l’ennesima volta davanti casa di nonna, ho capito che non mi abituerò mai all’ idea che qualcun altro vada a vivere in quella casa. Non sopporterò mai l’idea che qualcuno vada li, butti via tutte quelle cose che ho amato tanto, rifaccia quei meravigliosi pavimenti e chiami quella “casa mia” . Sono gelosa come una bambina ,il giorno di Natale, del suo giocattolo nuovo e, per quanto io mi stia impegnando, di mostrare maturità e contegno  proprio non mi riesce. Continuerò ad entrare in quel portone, sedermi su quelle scale, scendere giù nella vigna e fare tutto quello che mi pare e se a qualcuno dovesse venire in mente di chiedermi chi sono e che ci faccio lì..beh avrò almeno vent’anni di ricordi da raccontargli, e non sono famosa per essere una persona di poche parole.  Posso partire dalla posizione dei vasi dei fiori vent’anni fa e arrivare ad oggi, spiegando passo passo tutti i loro spostamenti e le differenti varietà di fiori che hanno accolto. Posso raccontargli di tutti gli animali che c’erano e dei loro nomi, di quando facevamo il bagno alle papere, di quando ho avuto Trilly  e poi Camilla e poi le intere giornate passate lì, i giochi con le sottane, la conserva di pomodori, le granite al limone e quell’ amore gigante che durava da una vita e che infondo non è ancora finito. Certe cose ti danno il diritto di sentire una cosa tua anche quando non lo è. Anche quando non lo è più. 





  2. 0 commenti:

    Posta un commento